L’ultimo tratto del percorso (il medievale Corso Vitale) ha offerto di visitare alcune antiche botteghe dell’epoca, riaperte o ripristinate per l’occasione, la merceria, il laboratorio delle ricamatrici e una suggestiva esposizione di corredo da sposa fedelmente ricostruite con arredi e costumi originali.
Il suggestivo percorso gastronomico e culturale è stato completato (Piazza del Popolo) con l’assaggio dei dolci, “’a créma”, i dolcetti e il rosòlio, mentre un duo di artisti locali di musica etno-popolare ha intrattenuto gli ospiti del borgo di Gangi.
Fra i commenti alla manifestazione “Memorie e tradizioni” raccolti fra le circa tremila presenze – un’alta percentuale delle quali non indigena – se ne distinguono tre in particolare che ne hanno colto l’essenza: la novità, la coerenza ricostruttiva e l’accoglienza, oltre naturalmente al luogo e al buon cibo. Elementi che hanno permesso di ideare un percorso guidato alla scoperta di memorie, tradizioni e genuina gastronomia all’interno di uno dei borghi medievali più belli d’Italia, affasci-nante e vivibile e che mostra tutto il fascino dell’Italia nascosta. Una esperienza che ha trasformato una brillante idea in un evento e che, chissà, potrà magari diventare anche valido modello, un modo nuovo di intendere promozione e sviluppo.